domenica 14 aprile 2013

CANTO QUINTO, LE GESTA DI DIOMEDE

Diomede 

Prosegue l'avanzata degli Achei, che fanno ora strage di nemici in fuga, tra cui Odio, capo degli Alizoni, Fereclo l'architetto che aveva costruito la nave con cui Paride si era recato a Sparta per rapire Elena, e il giovane sacerdote Ipsenore. Pandaro ferisce Diomede con una freccia, ma questi, aiutato da Atena, riesce a uccidere il troiano; sta per uccidere anche Enea, che proteggeva il cadavere di Pandaros, quando interviene Afrodite che salva il figlio e viene a sua volta ferita al polso da Diomede, facendo così cadere Enea. Ares corre in aiuto di Afrodite che fugge col suo carro sull'Olimpo. Il corpo di Enea è protetto da Apollo : il dio crea un simulacrum dell'eroe troiano per distogliere gli Achei che lentamente verranno respinti dall'intervento di Ares. Intanto i Troiani, guidati da Ares, stanno avendo la meglio; Ettore addirittura si scaglia sui nemici e compie una strage inarrestabile, finché Diomede, sempre con l'aiuto di Atena, si scontra con Ares e lo ferisce al ventre : lo stesso Dio esce dalla battaglia e così fanno anche Era e Atena schierate nell'opposto esercito. Ares sull'Olimpo verrà curato dal medico degli dei, Panèon : lo stesso dio a cui vengono intonati i Peana e che poi sarà identificato con Apollo.

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